Nell’area «Amministrazione > Sistema» potete gestire i motori e gli elementi funzionali interni al Cockpit del Prinect Manager.
Nota: Potete comandare l’area «Sistema» solo se vi siete connessi come utente con diritti di amministratore corrispondenti. Se questi diritti non sono presenti, l’area «Sistema» non è visibile.
Nella parte sinistra dell’area «Sistema» vi sono i motori che si trovano nell’ambiente del sistema di Prinect Manager, rappresentati in una struttura ad albero. «Aprendo» i nodi della struttura è possibile visualizzare i singoli motori. In una combinazione standard avete a disposizione i seguenti motori:
Motore |
|
---|---|
APSC |
«APSC» è l’acronimo di «Automatic Paperstretch Compensation». Si tratta qui di motori interni per la compensazione della dilatazione della carta automatica (Amministrazione > Compensazione dilatazione della carta) e non dell’applicazione Stand Alone per la compensazione della dilatazione della carta automatica. |
ASArchiver |
Il motore Prinect «Archiver» per l’archiviazione degli ordini. |
ASRetriever |
Il motore che permette di recuperare i dati archiviati. |
AutoPreset |
Motore per la creazione delle preimpostazioni di stampa e dell’anteprima del foglio. |
AutoLayout |
Motore per l’imposizione automatica e la preparazione del layout. |
AutoPage |
Motore per l’uscita automatica delle liste di pagine. |
AutoSheet |
Motore per l’uscita automatica del foglio. |
CDM |
La gestione centrale periferiche (Central Device Manager). Qui vengono configurate p.es. macchine da stampa offset e digitali. |
CEPSConverter |
Motore per la conversione CEPS di file TIFF/IT-P1 al formato PDF. |
CockpitServer |
Mette a disposizione servizi interni per l’elaborazione e la gestione dell’ordine. |
ColorCarver |
Comanda la gestione del colore Prinect. |
ContentHotfolder |
Comanda i meccanismi delle hot folder nel Prinect Manager. |
CopydotConverter |
Motore per la conversione di dati Copydot (lastre da stampa digitalizzate). |
DocumentHandler |
Motore per l’elaborazione specifica ai documenti di file PDF. |
Imposer |
Motore per la sostituzione di marchi e la creazione di file PDF per fogli e fascicoli. |
JobImExporter |
Motore per l’importazione e l’esportazione di ordini. |
Messenger |
Motore per l’invio di e-mail compresa l’approvazione delle bozze. |
Normalizer |
Motore per la normalizzazione PDF nelle sequenze Qualify. |
PDConnect |
Gestione del collegamento con Package Designer. |
PDFCompare |
Motore per il confronto di documenti PDF (originali) modificati e non modificati. |
PlatesetterExternal |
Qui possono essere definite e configurate periferiche CTP di altri fabbricanti. Vedi Aggiungi periferica CTP esterna. Le periferiche CTP Heidelberg vengono configurate sotto «Renderer». |
PPFOut |
Motore per l’uscita CIP-PPF sulle macchine da stampa e di finissaggio. |
Preflighter |
Motore Preflight nella sequenze Qualify e Prepare. |
Recombiner |
Il motore Recombiner combina documenti PDF separati in documenti Composite. |
Renderer |
Il motore Renderer elabora tutte le uscite di bozza, del CTP e di stampa digitale. |
ResponseHandler |
Motore per l’elaborazione delle approvazioni del cliente. |
TiffBHandler |
Motore per il collegamento di stazioni di lavoro Prinect Shooter e/o fotocompositrici di altri fabbricanti tramite file TIFF-B. |
Timer |
Motore per l’esecuzione di azioni temporizzate e sottomesse a condizioni. |
Trapper |
Motore trapping (trapping) |
Se fate clic su un elemento nella struttura ad albero, potete vedere a destra di questo, nella zona dinamica della scheda, le varie possibilità di configurazione.
Potete visualizzare le impostazioni per i tipi di motori come anche i parametri dei differenti motori e modificare i cluster dei motori.
Icone rappresentanti lo stato dei motori
Motore |
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---|---|
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Uno o più motori di questo tipo sono disponibili. |
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Alcun motore di questo tipo ha la licenza. |
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Un motore di questo tipo non è disponibile (non avviato). |
Nota: Quanto segue, vale solo se Prinect Portal Services è installato: per ogni server Prinect Portal Services viene creato automaticamente un alias di base con il nome dell’area di scambio dei dati («EXCHANGE»). Così, l’utente «prinect» e/o i motori del Prinect Manager hanno accesso a quest’area.
Scegli livello Debug (comando del menu contestuale)
Questa funzione serve a scopi di assistenza, p.es. per individuare gli errori. Allo scopo vengono creati log file che contengono informazioni dettagliate sui processi interni durante l’elaborazione dell’ordine.
Per ogni motore è possibile impostare il grado di informazione con cui viene emesso il log file corrispondente. L’impostazione standard è «Info». Le normali impostazioni per l’uscita estesa dovrebbero essere utilizzate solo temporaneamente, p.es. durante la ricerca di un errore qualora sia necessaria un’informazione maggiormente approfondita, dato che il livello di Debug causa un aumento delle dimensioni del log file.
Per l’«uscita Debug» deve essere installato uno strumento di Debugging corrispondente integrato al sistema Prinect. Questo viene utilizzato solo in casi eccezionali per l’assistenza. In tal caso, otterrete ulteriori informazioni contattando l’assistenza.
Per modificare il livello di Debug, selezionare il motore e scegliere nel menu contestuale il comando «Livello Debug ...». Potete scegliere tra i seguenti livelli:
•Info
•Low
•Medium
•High
Opzione «Invia informazione log al servizio DTV»
Se attivate questa opzione, tutti i messaggi d’errore che si sono verificati attraverso il processo debugging vengono trasmessi al «Service DTV». Il service DTV raccoglie le uscite log di tutti i componenti Prinect e le mette a disposizione dell’Assistenza tecnica Heidelberg per la ricerca e l’eliminazione degli errori. Raccomandiamo di attivare questa opzione.
Confermate la finestra di dialogo con «OK».
Il livello di Debug può anche essere impostato in maniera univoca per tutti i motori di un’area o di un server, a seconda del tipo di voce che si seleziona nell’area sinistra.
Scegliendo un motore, nell’area destra della finestra vengono visualizzate le informazioni relative alla configurazione, come p.es. le icone che simbolizzano i differenti processi, e alle impostazioni del motore. Le voci hanno scopo informativo e non possono essere modificate.
Se ad un motore appartengono più processi, le singole configurazioni vengono visualizzate in una tabella. Nella colonna «Nome processo» vengono elencati i singoli processi.
Solo l’opzione «Custodia JDF» può essere attivata o disattivata. Se questa opzione è attivata, le informazioni vengono salvate tramite gli ordini elaborati dai motori sotto «JDFStorage» (normalmente: «PTConfig») nelle sottocartelle corrispondenti. Questo non influenza l’elaborazione degli ordini. Le informazioni potrebbero comunque essere utili per la ricerca di errori in caso di problemi.
Se si modifica l’impostazione «Custodia JDF», la modifica deve essere confermata con «Salva» . Tutti i motori dovranno in seguito essere riavviati (con Prinect Supervisor).
Nota: Le informazioni che compaiono nell’area destra della finestra dipendono dalle impostazioni «Nascondi cluster»/«Visualizza cluster». Per visualizzare le impostazioni ed i percorsi del motore, azionate il pulsante «Nascondi cluster».
Sotto «Cockpit», nell’area sinistra vengono visualizzati i motori interni, ovvero quelli attivi localmente sul calcolatore, e le impostazioni corrispondenti. Di principio, le impostazioni corrispondono a quelle dei motori del server, con la differenza che qui non può essere scelto il livello di debug.
Nell’area destra trovate le indicazioni seguenti:
Qui viene visualizzato il computer sul quale gira il Cockpit attualmente richiamato. Nella norma, appare qui «-interno-».
Qui vengono elencati tutti i nomi dei computer all’interno dell’ambiente del sistema Prinect sui quali gira attualmente Cockpit. Vengono inoltre visualizzati i nomi degli utenti connessi al Cockpit. Nella colonna «Stato» viene indicato lo stato del collegamento di ciascun Cockpit con il server Prinect.
Qui vengono elencati tutti i server Prinect che sono stati referenziati finora negli ordini da elaborare, p.es. sotto forma di sequenze utilizzanti determinati motori di un server. Solitamente, questi server hanno lo stato «disponibile».
Tuttavia, potrebbe succedere che un server usato nel passato non sia più disponibile poiché, p.es., è stato disattivato o non è più accessibile a causa di problemi di rete. Se un ordine tenta di utilizzare una funzione di un tale server, il sistema Prinect resterebbe in attesa finché non viene segnalato un timeout e annullata la funzione concernente. Se si verificano molte di tali chiamate, il Prinect Manager completo potrà essere «congelato» per lungo tempo. Per evitare questo inconveniente, dopo il primo tentativo di collegamento non riuscito, il server concernente viene contrassegnato come «non disponibile» e tutti gli ulteriori tentativi di contatto vengono annullati. Se l’elaborazione degli ordini che referenziano dei server non disponibili è annullata, potete in questo punto controllare rapidamente se la causa è che il server concernente non è accessibile.
Se contrassegnate nella lista un server non disponibile e fate poi clic sul pulsante «Controlla», verrà fatto un altro tentativo per stabilire un collegamento a questo server. Se questo tentativo riesce, il server riceve lo stato di «disponibile» e per tutti gli ordini che referenziano questo server potrà essere continuata l’elaborazione.
Se selezionate la voce «Sistema», vengono visualizzati il server principale, il License Server, gli URL del servizio informazioni (messaggi) JDF e del servizio dati principali, i luoghi di deposito e le cartelle personalizzate nella cartella dell’ordine (qualora esistente).
Campo «Server principale»
Alla voce «Server principale» è indicato a titolo informativo il nome del computer del server principale.
Campo «License Server»
Sotto «License Server» è immesso il nome del computer del License Server. Il nome può essere modificato tramite immissione diretta nel campo.
Una modifica non ancora salvata viene contrassegnata con un cerchio verde. Un License Server non disponibile e/o non accessibile (dovuto eventualmente ad un modo di scrittura errato) viene contrassegnato con una croce rossa come simbolo di avviso. Dopo il salvataggio l’icona viene nuovamente nascosta.
Attenzione: Tutte le opzioni di licenza necessarie devono essere disponibili sul License Server.
Normalmente qui viene visualizzato il License Server indicato durante l’installazione. In caso di successiva modifica, è necessario assicurarsi che il nuovo server metta a disposizione le necessarie opzioni di licenza. A questo livello non si hanno verifiche.
Campo «Servizio Messaggi»
In questa posizione viene inserito a titolo informativo l’indirizzo del «Servizio Messaggi». Il servizio messaggi è responsabile per la trasmissione interna dei messaggi nel flusso di lavoro Prinect.
Campo «Servizio Dati principali (MDS)»
In questa posizione viene inserito a titolo informativo l’indirizzo (URL) del «Servizio Messaggi». Il servizio dati principali mantiene accessibili in tutto il sistema dati importanti quali informazioni utente e cliente, materiali da stampa, profili ICC ecc. e li mette a disposizione di tutti i calcolatori connessi a Prinect Manager.
Nei campi di immissione sono disponibili i percorsi alle risorse e alle copie originali. Normalmente, questi sono i collegamenti creati durante l’installazione per le risorse e le copie originali fornite, composti dal nome del computer del server, dalla directory di configurazione (standard: «PTConfig») e da «SysConfig\Ressources\...».
Potete modificare direttamente i percorsi inserendo le modifiche nel relativo campo o impostando il percorso con «Sfoglia». Se si inserisce un percorso già esistente, il campo viene contrassegnato con una croce rossa. Non avviene comunque nessuna verifica che controlli se il percorso porta effettivamente alle risorse indicate o se le copie originali sono disponibili.
Attenzione: Modificare i percorsi direttamente solo dopo l’installazione!
In un caso normale, i percorsi dovrebbero essere modificati solo direttamente dopo l’installazione, quando p.es. i profili ICC utilizzati nel flusso di lavoro sono già archiviati centrali in una directory diversa da quella predefinita nel sistema Prinect e se questa directory deve continuare ad essere utilizzata. Modifiche nell’impostazione del percorso delle risorse possono eventualmente comportare problemi con ordini già esistenti se questi, p.es. dopo una modifica delle impostazioni percorso, non possono più accedere ai profili presenti.
In alternativa alla modifica del percorso di accesso, alle risorse precedentemente installate potete però aggiungere anche le tabelle colori e i profili utilizzati finora attraverso le relative funzioni Import nella scheda «Risorse».
Le modifiche ai percorsi vengono applicate solo dopo aver fatto clic sul pulsante «Salva».
Luogo di archiviazione hot folder esterno:
Tramite il Prinect Manager è possibile creare automaticamente nuovi ordini di stampa sulla base di un ordine esistente, archiviando file PDF in uno speciale hot folder. Tali «ordini hot folder» speciali vengono gestiti centralmente nell’area «Hot folder» (vedi Hot folder). Allo scopo l’ordine di uscita deve essere preparato in modo corrispondente, in modo che utilizzi una sequenza Qualify, in cui è attivata e configurata in modo adeguato l’opzione «Hot folder» (vedi anche Opzione «Hot folder»). In questo contesto, le hot folder relative all’ordine possono essere configurate come sottocartelle della relativa cartella dell’ordine (nell’area «PTJobs» del server Prinect) o centralmente, in un «Luogo di archiviazione hot folder esterno».
In questo punto il «Luogo di archiviazione hot folder esterno» viene selezionato tramite «Sfoglia» (è possibile creare anche una nuova cartella).
Area «Cartella personalizzata nella cartella dell’ordine»
Nel Prinect Manager, per ogni ordine viene creata una cartella ordine personalizzata. In quest’area, per questa cartella ordine potete definire una struttura di sottocartelle all’interna della cartella ordine. Per ogni nuovo ordine viene creata rispettivamente questa struttura cartella definita.
La voce «JobName» è predefinita e indica che la cartella dell’ordine principale riceve il nome dell’ordine di stampa. Con «Aggiungi cartella ordine» potete creare una nuova sottocartella. Con «Cancella» potete cancellare nuovamente singole cartelle.
Se nella struttura ad albero selezionate la voce del server (principale) Prinect, nell’area destra vengono visualizzate le opzioni di configurazione per il server. Queste opzioni comprendono diversi luoghi di archiviazione (percorsi nel filesystem del server in cui vengono archiviati determinati dati), impostazioni per il Servizio Dati principali, il Servizio di collegamento JDF, il servizio Analyze Point, la Gestione centrale periferiche, il servizio di connessione a Business Manager, il servizio di connessione Web-to-Print Manager (se un Web-to-Print Manager è collegato), l’alias di base e il luogo di archiviazione dell’ordine. I luoghi di archiviazione possono essere directory sul server Prinect o indirizzi URL, a seconda di quali componenti si tratti.
In questo campo viene visualizzato il nome del server Prinect.
Area «Luogo di archiviazione JDF»
In quest’area vengono visualizzate le informazioni relative al luogo di archiviazione JDF. Il luogo di archiviazione JDF è l’area del server Prinect in cui sono archiviati e gestiti i file JDF («Job Definition Format»). I file JDF contengono informazioni dinamiche sui singoli ordini di stampa e sui singoli passi di elaborazione dei relativi ordini.
Area «Servizio di configurazione del sistema»
In quest’area vengono visualizzate le informazioni relative al servizio di configurazione del sistema. Il servizio di configurazione del sistema mette a disposizione un indirizzo WEB HTTP con il quale è possibile accedere alla configurazione del sistema del server Prinect tramite un collegamento Internet. Il servizio di configurazione del sistema viene p.es. utilizzato dal Prinect Portal.
Area «Servizio Dati principali (MDS)»
In quest’area vengono visualizzate le informazioni relative al servizio dati principali. Il servizio dati principali mantiene accessibili in tutto il sistema dati importanti quali informazioni utente e cliente, materiali da stampa, profili ICC ecc. e li mette a disposizione di tutti i calcolatori connessi a Integration Manager.
Area «Servizio di connessione JDF»
In quest’area vengono visualizzate le informazioni relative al servizio di connessione JDF. Il servizio di connessione JDF offre le interfacce tra il Prinect Server ed un MIS (Management Information System) — p.es. il Prinect Business Manager. Il servizio di connessione JDF mette a disposizione un indirizzo Web HTTP tramite il quale avviene il collegamento ai componenti JDF esterni.
URL del servizio di connessione JDF
Qui viene visualizzato l’URL del servizio di connessione JDF. Un simbolo davanti al campo del testo indica se il servizio di connessione è accessibile oppure no. Con «Aggiorna» potete inviare una nuova richiesta di controllo della disponibilità..
Luogo di archiviazione ordine
Qui viene visualizzato il luogo di archiviazione standard dell’ordine. Se nell’ambiente Prinect sono definiti più luoghi di archiviazione dell’ordine, potete selezionare un luogo di archiviazione specifico per l’ordine.
Configurazione del servizio di connessione JDF
Nota: Nelle versioni precedenti di Prinect Manager, le impostazioni d’importazione JDF venivano configurate qui. Ora il servizio di connessione JDF viene configurato nell’area di amministrazione «Importazione JDF». Vedi Importazione JDF. Per ulteriori informazioni sull’importazione JDF come sull’importazione dei dati principali e sull’importazione PPF, vedi Configurare Importazione JDF.
Il «Servizio ordine» mette a disposizione un indirizzo WEB HTTP con il quale è possibile gestire gli ordini di stampa tramite un collegamento Internet. Il servizio ordine viene p.es. utilizzato dal Prinect Portal.
In quest’area vengono visualizzate le informazioni relative al servizio Analyze Point. Queste informazioni servono in prima linea all’Assistenza tecnica per la valutazione del vostro sistema.
Rapporti d’ispezione
Se l’Inspection Reporting è configurato per Prinect Inspection Control 2 e/o Prinect Inspection Toolbox, qui viene visualizzato il livello di utilizzo della banca dati. Uno stato giallo significa che, a causa dell’utilizzo di memoria, i vecchi rapporti d’ispezione sono stati cancellati. Tuttavia, i rapporti concernenti gli ordini sono ancora disponibili nell’Analyze Point.
Pulsante «Proprietà»
Questo pulsante vi permette di definire le impostazioni per i rapporti d’ispezione nell’Analyze Point.
Opzione «Attiva la lettura dei dati d’ispezione»
Se l’opzione è attivata, tutti i rapporti che si trovano nella directory dei dati d’ispezione vengono elaborati e sono visibili nella valutazione dell’operazione (vedi Valutazione dell’operazione). Se l’operazione è disattivata, i rapporti esistenti nella directory d’ispezione non vengono elaborati. I rapporti già elaborati restano visibili nell’Analyze Point anche dopo la disattivazione.
Directory dei dati d’ispezione
Prinect Inspection Control 2/Prinect Inspection Toolbox scrivono i rapporti d’ispezione in questa directory. Per far sì che i dati possano essere trasmessi, questa directory deve essere configurata come directory di uscita nel sistema d’ispezione.
Campo «Dimensione massima della directory OK» e «Dimensione massima della directory Error»
La dimensione massima indica quale volume di dati può essere salvato nella directory OK e nella directory Error della directory d’ispezione. Una volta superati i valori, i vecchi rapporti vengono automaticamente cancellati.
Nota: La cancellazione dei rapporti nella directory d’ispezione non ha nessuna ripercussione sulla visualizzazione nell’Analyze Point. Poiché i rapporti dalla directory d’ispezione vengono salvati separatamente per Analyze Point, questi restano visibili nell’Analyze Point anche dopo la cancellazione.
Area «Gestione centrale periferiche»
In quest’area ricevete informazioni sulla «Gestione centrale periferiche». La gestione centrale periferiche (Central Device Manager) gestisce i servizi nel sistema Prinect con i quali viene realizzata la comunicazione a diverse periferiche di uscita. La gestione centrale periferiche lavora sulla base di una banca dati (Heidelberg Prinect Common Database), che è installata sul server Prinect.
Campo «Stato banca dati»
In questo punto vengono visualizzate le informazioni relative allo stato di questa banca dati.
Campo «Dimensione banca dati»
Qui viene indicato quanto è carica la banca dati. Se il carico dovesse raggiungere un volume critico, mettetevi in contatto con il vostro rappresentante dell’Assistenza tecnica Heidelberg al fine di chiarire se non sarebbe preferibile, o necessario, ottenere una licenza per una banca dati più capace.
Con il pulsante «Dettagli» nel browser Internet viene visualizzata una pagina HTML con informazioni supplementari sul «Central Device Manager», sul «Counterbox Manager» e sul «Prinect DFE».
Con il pulsante «Proprietà» potete definire opzioni supplementari sulla Gestione centrale periferiche:
Le impostazioni di questa finestra di dialogo hanno effetti sul collegamento di macchine da stampa Offset tramite il Prinect Press Center. Trovate ulteriori informazioni sul Prinect Press Center nel Come stabilisco un collegamento con Prinect Press Center?.
All’occorrenza, nella lista a discesa «Codificazione WPI» potete modificare la codifica a caratteri per la «Work Place Interface (WPI)».
Nel campo «Visualizza nel PressCenter le operazioni terminate (giorni)» potete indicare un periodo (numero di giorni) in cui le operazioni terminate vengono visualizzate nel PressCenter. Al termine del periodo, le operazioni terminate non vengono più visualizzate.
Se attivate l’opzione «Messaggi automatici sul consumo carta», nel PressCenter vengono visualizzati automaticamente i messaggi sul consumo di carta nella macchina da stampa.
Opzione «Scambia serie di colori di bianca con quelli di volta»
Questa opzione è disattivata standard. Il comportamento della macchina dipende dal fatto se la macchina dispone di una voltura o no. La presenza di una voltura ed il numero dei gruppi di stampa viene riconosciuto tramite la configurazione nel Central Device Managers (CDM).
•Macchina con voltura
·L’opzione è attivata
Se un’operazione contiene serie di colori per la bianca e la volta, le serie di colori vengono scambiate tra il recto e il verso. Se, a causa di questo scambio, il numero di gruppo di stampa prima e dopo la voltura non sono sufficienti, lo scambio non viene effettuato.
Esempio: Per un’operazione 2/4 su una macchina a sei colori con voltura nel terzo gruppo di stampa, non ha luogo alcuno scambio poiché sarebbe necessario un passaggio supplementare.
·L’opzione è disattivata
Se un’operazione contiene serie di colori per la bianca e la volta, le serie di colori tra il recto e il verso non vengono scambiate. La serie di colori per il recto viene trasmessa alla macchina come recto e quella per il verso come verso.
•Macchina senza voltura
·Per le macchine senza voltura, l’opzione «Scambia serie di colori di bianca con quelli di volta» non produce alcun effetto. Se un’operazione contiene una serie di colori solo per il recto, questa serie di colori viene trasmessa alla macchina come recto senza alcun cambiamento. Se un’operazione contiene una serie di colori solo per il verso, questa serie di colori viene trasmessa alla macchina come recto.
Se attivate l’opzione «Applica i dati del materiale da stampa provenienti dall’ordine attuale piuttosto che dai dati di macchina», per le operazioni di ripetizione non vengono utilizzati i dati d’impostazione macchina che sono stati creati durante la prima esecuzione della relativa operazione, bensì i dati d’impostazione attualmente parametrizzati sulla macchina da stampa (vedi anche Applicare i dati del materiale da stampa dall’ordine attuale).
L’opzione «Stampa automaticamente il foglio pallet dopo il cambio del pallet» è attivata standard, questo vuol dire che ad ogni cambio di pallet viene stampato automaticamente il foglio pallet concernente. Se questo non è desiderato, potete disattivare questa opzione.
Servizio di connessione a Business Manager
In quest’area, ricevete informazioni per il collegamento a un sistema MIS Heidelberg Business Manager e potete configurare alcune impostazioni di collegamento.
Nel campo «URL del servizio di connessione a Business Manager» viene visualizzato l’indirizzo URL attraverso il quale è raggiungibile il servizio di connessione a Business Manager.
In altri campi ricevete informazioni sulla versione, sull’utilizzo della memoria e sullo stato del servizio di connessione.
Nel campo «Stato del servizio» ricevete informazioni sul servizio Business Manager. Tramite il pulsante «Proprietà» potete verificare e impostare i parametri della connessione al Prinect Business Manager.
Nel campo «Server» è immesso il nome del calcolatore Prinect Business Manager. Se dopo l’installazione del Business Manager dovesse essersi modificato il nome del calcolatore, in questo punto potete aggiornare il nome.
Nel campo «Porta» è visualizzato il numero di porta del servizio Prinect Business Manager.
Nel campo «Percorso» è immesso il percorso all’applicazione Prinect Business Manager.
Se l’opzione «Sincronizzazione con la data di messa a disposizione della carta» è attivata, la data di messa a disposizione della carta definita nello Scheduler viene trasmessa automaticamente al Prinect Business Manager.
Con il pulsante «Verifica il collegamento» potete verificare se le impostazioni funzionano correttamente. Se non è possibile creare alcun collegamento al Business Manager, appare la scritta «Server» in rosso con un simbolo di avviso.
Area «Servizio di connessione Web-to-Print Manager»
Quest’area viene visualizzata solo quando un Web-to-Print Manager è collegato con Integration Manager. In quest’area vengono visualizzate le informazioni relative allo stato del servizio di connessione Web-to-Print Manager. Il servizio di connessione Web-to-Print Manager gestisce la comunicazione tra il Web-to-Print Manager e Integration Manager.
Nel campo «URL del servizio di connessione Web-to-Print Manager» viene visualizzato l’indirizzo URL al Web-to-Print Manager collegato.
Nel campo «Versione» viene visualizzata la versione del Web-to-Print Manager.
Con il pulsante «Proprietà» aprite la finestra «Proprietà» per la configurazione del Web-to-Print Manager:
Area «Server»
Nel campo «Renderer prova monitor» viene immesso il nome del calcolatore sul quale è installato il «Renderer prova monitor», che crea i file di prova monitor per il negozio online. Di norma è il server Prinect Manager centrale, può però essere anche un atro calcolatore, su cui il software Prinect Renderer è installato. Questa voce è necessaria per comunicare al Web-to-Print Manager su quale calcolatore vengono creati i file di prova monitor.
Nel campo «URL di base per accesso esterno» immettete l’URL di base visibile in Internet del negozio online, ad esempio «http://www.example.com» per http://www.example.com/w2pc/printshop.
Area «Messaggi di riscontro Web-to-Print»
Nel campo «URL finale del servizio di connessione Web-to-Print Manager» immettete la denominazione in breve dell’indirizzo Internet del negozio online, p.es. «printshop» per «www.example.com/w2pc/printshop».
Nel campo «URL del messaggio di riscontro del negozio online» immettete l’URL che viene richiamato dal Prinect Manager per messaggi di riscontro al negozio online, p.es. al raggiungimento di pietre miliari nella produzione. Ricevete informazioni sull’URL di riscontro dall’amministratore del negozio online.
Se necessario, con «Aggiungi» potete configurare altri indirizzi Internet per negozi online. Con i pulsanti «Cancella» («icona Cestino») potete nuovamente rimuovere le voci.
Un «alias di base» è una denominazione breve (un «alias», appunto) per una determinata cartella, che è di importanza fondamentale per il Prinect Manager. Queste cartelle contengono, per esempio, informazioni sulla configurazione del sistema o servono come luogo di archiviazione per i dati degli ordini. Dal momento che nell’interfaccia utente si accede frequentemente a queste cartelle, la scelta di una denominazione breve semplifica la configurazione, poiché nei punti corrispondenti sarà sufficiente selezionare l’alias di base da un lista, invece di cercare e riportare il percorso completo nel filesystem.
Le impostazioni per le cartelle definite come alias di base, p.es. «DocumentPool», «PTConfiguration» e «PTJobData», possono essere selezionate nella lista a discesa «Nome».
Nota: Le impostazioni delle cartelle «DocumentPool», «PTConfiguration» e «PTJobData» sono state definite durante l’installazione del software Prinect e non possono essere modificate in questo punto. Analogamente queste voci alias non possono essere cancellate.
Potete anche assegnare nuovi nomi alias per cartelle condivise in rete del server Prinect. Potete creare tali cartelle, per esempio nell’Explorer di Windows, sul PC del server e condividerle poi in rete.
Condizione: Una cartella che deve essere impostata come nuovo alias di base, deve trovarsi su un supporto dati locale del server Prinect. Inoltre, deve essere condivisa in rete con diritti di lettura e scrittura per tutte le persone o servizi che dovrebbero accedere a questa cartella. Il nome corrispondente per la condivisione in rete deve essere conosciuto.
Una cartella, a cui è stato assegnato un alias, diventa parte dell’«Ambiente Prinect». In queste cartelle, per esempio, è possibile accedere molto rapidamente quando si aggiungono nuovi elementi di ordini. Se per esempio nell’area «Documenti» di un ordine aperto desiderate aggiungere documenti all’ordine, fate clic sul pulsante «Aggiungi file» e si apre una finestra di dialogo con lo stesso nome.
Quando l’opzione «Ambiente Prinect», sotto «Origine» è possibile scegliere tra gli alias definiti la voce desiderata senza dover cercare la cartella corrispondente nel filesystem.
1.Fate clic sul pulsante «Nuovo».
Si apre la finestra «Nuovo alias di base».
2.Immettete sotto «Nome alias» il nome desiderato.
3.Sotto «Condivisione», selezionate una delle cartelle condivise nel filesystem del server Prinect. La cartella selezionata sarà utilizzata come luogo di archiviazione alias di base.
4.Se intendete utilizzare una sottocartella della cartella condivisa come alias di base, immettete il nome della sottocartella nel campo corrispondente. La sottocartella deve prima essere stata creata nel filesystem.
5.In «Percorso locale» fate clic su «Interrogazione». Se i dati di percorso sono corretti, prima del campo viene visualizzato un punto verde.
6.Confermate le immissioni con «OK».
Se desiderate modificare in un secondo momento un nome alias personalizzato, fate clic sul pulsante «Modifica». Al di sotto della lista a discesa dei nomi alias, per l’alias di base attualmente selezionato, vengono visualizzati rispettivamente il percorso UNC (nome del computer + nome della condivisione) e il percorso locale (lettera del drive + nome cartella) della cartella definita come alias. Il percorso locale rimanda a una cartella «locale» su un drive che è collegato direttamente al server Prinect. Se nel campo «Percorso locale» non è inserito nulla, Prinect Manager accede sempre tramite il «percorso UNC», ovvero attraverso la rete, a questo alias di base. Ciò può comportare perdite di prestazione. Pertanto, se necessario, introducete manualmente il percorso locale in questo campo, p.es. «E:\PTConfig\MyBasisAlias».
Opzione «Luogo di archiviazione ordine»
Un «Luogo di archiviazione ordine» è una cartella in cui vengono salvati gli ordini Prinect. Nel caso normale, la cartella «\PTJobs\Jobs» è definita come luogo di archiviazione ordine standard. Questa cartella viene configurata durante l’installazione del Prinect Manager e viene condivisa automaticamente in rete. Contemporaneamente, a questa cartella viene assegnato un cosiddetto «Job Root Identifier» con la denominazione «PTJobData/Jobs». Questo Identifier serve come abbreviazione per la visualizzazione del luogo di archiviazione dell’ordine all’interno dell’ambiente Prinect. La cartella «PTJobs» si trova su un disco rigido del server Prinect. Il «Job Root Identifier» viene visualizzato nel campo «PRJOBS» e anche nella lista delle voci alias di base.
Definire un nuovo luogo di archiviazione ordine:
Accanto al luogo di archiviazione dell’ordine preinstallato potete anche definire uno o più luoghi di archiviazione dell’ordine supplementari.
Condizione: Prima di definire un nuovo luogo di archiviazione dell’ordine, dovete definire allo scopo un nuovo alias di base. Il nuovo luogo di archiviazione dell’ordine può quindi essere la cartella dell’alias di base o una sua sottocartella.
1.Fate clic sul pulsante «Nuovo».
Si apre la finestra «Crea luogo archiviazione ordini».
2.Nella lista a discesa «Nome alias di base» selezionate l’alias di base previsto per il luogo di archiviazione dell’ordine.
3.Nel campo «Nome» immettete una denominazione breve per il luogo di archiviazione ordine.
4.Se intendete utilizzare solo una sottocartella della cartella condivisa come luogo di archiviazione ordine, immettete il nome della sottocartella nel campo corrispondente. La sottocartella deve prima essere stata creata nel filesystem.
5.Confermate le immissioni con il pulsante «OK».
6.Riavviate tutti i servizi Prinect.
I servizi Prinect possono essere terminati e riavviati mediante il Prinect Supervisor. Il comando del Supervisor si effettua nel «Prinect Maintenance Center».
Attenzione: Gli ordini vengono cancellati dal sistema!
Quando si cancella un luogo di archiviazione ordine, in cui sono presenti dati di ordini già elaborati o di ordini in corso di elaborazione, questi ordini vengono rimossi dal sistema! Il Prinect Manager può quindi assumere uno stato incontrollato. Quindi verificate accuratamente di cancellare solo un luogo di archiviazione ordine, in cui non ci siano dati di ordini.
In generale si consiglia di utilizzare la cartella preimpostata come luogo di archiviazione ordine. Quando lo spazio sul disco fisso in questa cartella non dovesse essere più sufficiente, è possibile creare una nuova cartella in un drive libero, configurarla come alias e successivamente come nuovo luogo di archiviazione ordine.
Aggiungi periferica CTP esterna
Le periferiche CTP di altri fabbricanti vengono configurate nell’area «PlatesetterExternal». Poiché generalmente tali periferiche non dispongono delle stesse possibilità di scambio diretto di dati come le periferiche CTP della Heidelberg, per lo scambio di dati con il Prinect Manager viene utilizzata una cartella nel filesystem sorvegliata dal Prinect Manager.
Per configurare una periferica CTP esterna, procedete nel modo seguente:
1.Nella struttura ad albero, selezionate la cartella «PlatesetterExternal» e richiamate il comando «Aggiungi periferica» del menu contestuale.
2.Assegnate un nome di periferica e immettete l’identificazione della macchina.
3.Nell’area «Cartella di destinazione», con «Sfoglia» potete selezionare una cartella di destinazione nel filesystem del server Prinect per lo scambio di dati o creare una nuova cartella. Vi consigliamo di configurare la cartella in una cartella di rete condivisa nell’ambiente del sistema Prinect (PTTransfer o PTDocs) poiché questa cartella deve restare accessibile in rete anche quando la sicurezza è attivata. Vedi Sicurezza.
4.Quale delle opzioni «Fotocompositrice per lastre NON invia ALCUN messaggio di stato» o «Fotocompositrice per lastre invia messaggi di stato» deve essere attivata dipende dal fatto se la periferica CTP è in grado di inviare messaggi di stato al Prinect Manager oppure no. A questo riguardo, rivolgetevi eventualmente all’Assistenza tecnica Heidelberg del costruttore della vostra CTP. Se la vostra periferica CTP non è in grado di inviare messaggi di stato, sotto «Numero di lastre all’ora» immettete la velocità di esposizione della vostra periferica. Poiché la durata d’esposizione può variare in base ai differenti contenuti e poiché questo numero viene utilizzato per per permettere una pianificazione precisa, vi consigliamo di immettere qui la quantità massima che può essere prodotta nelle condizioni più sfavorevoli (contenuti complessi). Questo valore è p.es. necessario per il Plate Pilot o per lo Scheduler.
5.Confermate la finestra di dialogo con «OK». La nuova periferica è così configurata ed è disponibile nel Prinect Manager come periferica di uscita.
Se la voce «Sistema» nella struttura ad albero è contrassegnata, tramite il comando del menu contestuale «Aggiungi computer» oppure tramite il comando menu «File > Nuovo > Aggiungi computer», oltre al server Prinect, nel sistema potete integrare altri calcolatori. Nella finestra di dialogo deve essere inserito il nome di rete del calcolatore.
Condizione: Il nuovo calcolatore da aggiungere deve essere raggiungibile nell’ambiente di rete del server Prinect.
In questo modo potete p.es. integrare un server dati supplementare nel sistema. Se su questo calcolatore definite un alias di base per una cartella, questa cartella può essere utilizzata per il salvataggio di dati dell’ordine.
Allo scopo potete configurare un «Luogo di archiviazione ordine» nel quale vengono salvati tutti i dati dell’ordine. Se non desiderate definire alcun «Luogo di archiviazione ordine» per questo nuovo computer da aggiungere, potete utilizzare la directory collegata con l’alias di base per salvare i contenuti dell’ordine. In questo caso, i contenuti dell’ordine (file PDF) vengono salvati separati dai file JDF. I file JDF relativi all’ordine vengono salvati nel «Luogo di archiviazione ordine».